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Storia modellismo auto

Edil Toys

La ditta Banthrico ha iniziato a produrre modellini auto promozionali pressofusi nei tardi anni quaranta per l’industria bancaria. Queste automobiline erano disponibili come regali alle persone che aprivano un nuovo conto e avevano una fessura sul fondo per mettere i risparmi. In genere il nome e l’indirizzo delle banche venivano dipinti sul tetto della macchina.


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Queste primitive auto promozionali includevano Buick, Cadillac, Lincoln, Packard, Desoto, Chrysler, Dodge e ovviamente le più comuni (riferibili) Chevrolet e Ford. Oggi queste auto vengono molto ricercate. Nello stesso periodo, un’altra società, la Product Miniature Corporation, stava introducendo al pubblico modelli promozionali fatti in plastica, molti dei quali avevano la forma di banche. Molti modelli di banca Chevrolet avevano la scritta sul fondo: “Per aiutare a risparmiare in tempi difficili, o comprare una nuova Chevrolet”.

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La scala autorizzata era 1:25, tuttavia alcune Chevrolet e Plymouth venivano prodotte in scala più grande 1:20. I kit dei modellini hanno avuto inizio dopo la Seconda Guerra Mondiale con i modellini in legno di Ace e Berkeley. Revell ha inventato il modellino in plastica con il famoso kit Maxwell derivato da un giocattolo. Derk Brand, dall’Inghilterra, ha creato il primo kit in vera plastica, una Ford Roadster del 1932 per Revell. Egli era anche famoso per avere creato una linea in scala 1/32 in Inghilterra per i fratelli Growland. Questi kit vennero successivamente introdotti da Revell negli USA.

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AMT e la società sorella SMP iniziarono a produrre modelli 1/25 negli anni Cinquanta. Questi erano il risultato dei modelli promozionali creati per i rivenditori di automobili. Ai ragazzi venivano dati modelli in scala per giocare, mentre i genitori e i negozianti contrattavano. Collezionare e commercializzare questi “promo” divenne presto un hobby popolare. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, l’interesse per questo hobby raggiunse il massimo e AMT introdusse il kit del modellino nel 1958. Jo-Han, Revell e Monogram hanno iniziarono a produrre kit durante lo stesso periodo. Si trattava di un’età d’oro per la costruzione di modellini.

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La maggior parte dei kit erano conosciuti come annuali. Si trattava di una versione non assemblata dei promo, che rappresentavano le nuove auto che venivano introdotte all’inizio di ogni anno. AMT, Jo-Han e successivamente MPC sono stati i primi produttori di promo. Oltre a produrli in stock, la maggior parte dei kit annuali erano conosciuti come “3 in 1”, permettendo al costruttore di assemblarli in versioni stock, su misura o da corsa. La Model Products Corp. (MPC) riunì l'attività kit/promo nel 1965. Tra i suoi primi kit/promo annuali c’era Dodge Monaco a grandezza naturale, venduto con un corpo metallico in oro. Oggi rappresenta un oggetto di valore per i collezionisti.

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Questi modelli in plastica sono molto particolareggiati, con scritte, decorazioni ed emblemi, dettagliati negli interni, praticamente copie esatte del modello reale, ma in scala 1/25. Ogni produttore di automobili in genere autorizza la copia delle sue auto ad una sola società di modellini. Per esempio, Jo-Han ha prodotto i modelli Cadillac e la maggior parte dei prodotti e dei promo Chrysler, mentre AMT ha prodotto le auto Chevrolet, Buick, Pontiac e Ford. Spesso queste società cambiano, per esempio, Jo-Han ha prodotto la Ford Torino del 1972 e MPC ha prodotto le Chevrolet a grandezza naturale nei primi e a metà degli anni Settanta. In genere i kit avevano più parti e dettagli rispetto ai promo. Per esempio, i kit avevano cofani apribili, motori separati e parti di sospensioni, mentre i promo erano prodotti con il cofano come parte del corpo, e la carrozzeria in un pezzo solo con assi in metallo e dettagli delle sospensioni.

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I kit Chevy Impala del 1969 e 1970 sono stati fatti sia da MPC sia da AMT, così come alcuni Camaro. Alcune società di modellini hanno venduto versioni non assemblate di automobili promo, che in genere venivano assemblate più facilmente rispetto ai kit annuali e avevano molti pezzi mancanti, come parti personalizzate disponibili nei kit completi. Esse erano colorate, (anziché in bianco tradizionale) e venivano facilmente assemblate senza la colla (pertanto la colla o la vernice non era richiesta). Una volta assemblate, esse erano quasi del tutto identiche a modelli promozionali molto più sofisticati. Ciò che li differenziava era il fatto che la maggior parte veniva prodotta in un colore non metallico più brillante e avevano pneumatici bianchi anziché le precedenti anteriori al 1962.

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Oggi queste versioni richiedono spesso prezzi più alti, soprattutto la serie Craftsman di AMT dei primi e della metà degli anni Sessanta. L’interesse nei modelli iniziò a diminuire a metà degli anni Settanta, come risultato dell’invecchiamento dei costruttori e di uno spostamento verso altri passatempi. All’inizio degli anni Ottanta, la costruzione di modelli è stata largamente sostituita dai videogiochi, come passatempo preferito dei giovani americani. Una rinascita è avvenuta nei tardi anni Ottanta, quando molte persone hanno riscoperto i passatempi degli anni passati. Monogram ha aiutato questo revival con una serie di repliche delle auto da corsa NASCAR, così come ha fatto AMT con un kit della Chevrolet-Nova del 1966, richiesta per anni dai collezionisti di modellini.

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Nacquero riviste specifiche sui modellini, come Scale Auto Enthusiast, (oggi semplicemente Scale Auto), Plastic Fanatic e Car Modeler. Queste hanno aiutato i pubblicitari e riunito i modellisti di tutto il mondo. Oggi, molti modelli classici dell’età dell’oro sono stati rimessi in vendita. Questo non solo permette ai modellisti di costruire le auto che hanno sempre voluto (ma che non potevano avere o permettersi), ma tende ad abbassare i prezzi degli originali. In alcuni casi, i modelli classici sono stati rimessi in vendita con nuovi accessori, in base alla produzione e ai metodi di design moderni.

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Questi includono Fairlane del 1966 e Impala SS del 1967 e Chevelle del 1967 e Impala Super Sport del 1965. Oggi, queste società sono ancora in attività, spinte da un rinnovato interesse nella costruzione e collezione di modellini. Oggi ERTL possiede sia AMT che MPC. Revell e Monogram si sono fusi e Okey-Spaulding ha comprato Jo-Han, che produce alcuni dei suoi modelli originali in quantità limitate, inclusa la Chrysler Turbine Car del 1963, la Rambler station wagon del 1959 e alcune delle originali Oldsmobile e Plymouth degli anni Sessanta.

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I modellisti oggi possono avvalersi della moderna tecnologia, che include dettagli fotografici, lamine adesive cromate per i tagli cromati, impianti elettrici per i motori e parti in alluminio. Molti costruttori possono prendere un kit base e aggiungerci i dettagli in modo da farlo sembrare una automobile vera, in miniatura. Internet ha anche dato la spinta ad una crescente comunità online di modellisti, attraverso siti web, bulletin board e siti che ospitano foto, permettendo all'hobby di espandersi a livello internazionale.

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