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Corgi Toys apparve la prima volta nel luglio 1956, prodotto da Mettoy Playcraft Ltd. a Swansea, Galles, come competitore diretto dei veicoli della Dinky Toys di Meccano, che avevano dominato il mercato inglese delle auto giocattolo per molti anni.

Modellino Corgi Chevrolet State Patrol

Una società destinata ad avere un grande successo

La società Mettoy fu fondata dall'emigrato tedesco Philip Ullmann nel 1933, che creò una impresa sulla Stimpson Avenue, Northampton, Inghilterra. Ullmann aveva una esperienza di ventuno anni presso la sua impresa di giocattali Tipp in Germania. Presto era stato raggiunto da un tedesco nato in Sud Africa, Arthur Katz, che aveva lavorato per lui là. Negli anni Quaranta e Cinquanta Mettoy produsse una gamma di veicoli pressofusi che, sebbene acerbi, dimostrarono di essere popolari e Ullmann e Katz compresero che una gamma più ampia di auto giocattolo non solo poteva avere successo, ma poteva anche rompere il controllo che la gamma di Meccano aveva sul mercato con i Dinky Toys.

Modellino Corgi Citroen Safari

Una impresa fu costruita a Swansea per produrre la nuova gamma di modellini, offrendo fino a 6.000 posti di lavoro in un’area con un’alta disoccupazione, a causa del fallimento di molte operazioni minerarie locali. Il nome “Corgy Toys” venne scelto da Philip Ullmann in onore della nuova località e venne preso dalla razza gallese di cani, i Corgi, popolari anche presso la Regina. Tale nome era anche alla moda e veniva ricordato facilmente, richiamando il nome del grande rivale. Il famoso logo del cane Corgi venne scelto per rappresentare la nuova gamma. Lo stratagemma iniziale delle vendite dei Corgi Toys includeva l’applicazione di vetri in plastica, che dava ai modelli una maggiore autotenticità. Tali modelli vennero subito riconosciuti come “quelli con le finestre”. Le distribuzioni del 1956 si concentravano su veicoli che sarebbero stati familiari ai giovani del tempo.

I primi modelli

I primi sei modelli ad essere messi in vendita erano tutte berline: Ford Consul (200/200M), Austin A50 Cambridge (201/201M), Morris Cowley (202/202M), Vauxhall Velox (203/203M), Rover 90 (204/204M), Riley Pathfinder (205/205M) e Hillman Husky (206/206M). Questi furono seguiti da due auto sportive: Austin Healey 100 (300) e Triumph TR2 (301). Inizialmente tutti i modelli venivano venduti con movimento libero, o con motori dotati di frizione, con l’eccezione dei pesanti veicoli commerciali, i quali sarebbero stati troppo voluminosi, e le auto sportive che, con le loro basse sospensioni, non erano in grado di ospitare i motori. Le versioni Meccaniche, così esse erano conosciute, venivano indicate con un suffisso M nel numero del motore ed erano disponibili in diverse gamme di colori.

Modellino Corgi toys modello Jaguar E Type

Esse venivano distribuite con basi pressofuse più dure per sopportare il peso extra del motore, e in numeri molto inferiori. Esse non si vendevano molto bene, in parte a causa di un alto prezzo di acquisto, e vennero tolte dal commercio primo del 1960. L’ultimo modello Meccanico era il Ford Thunderbird (214M).

Oggi queste versioni sono considerate più come oggetti da collezione, a causa della loro relativa rarità. Le basi pressofuse si sono espanse lungo la gamma per sostituire l’originale piatto di stagno. Le auto inglesi dominarono le vendite durante gli anni successivi, riflettendo la concentrazione della società sul mercato locale, ma nel febbraio 1958 vennero esplorati nuovi mercati e la prima auto americana, la Studebaker Golden Hawk (211/211M), venne messa in vendita.

Gli anni 60

Nei primi anni Sessanta la gamma Corgi venne esportata in modo consistente, con una popolarità particolare in Europa, Australia e Stati Uniti. Gradualmente un numero maggiore di veicoli stranieri venne incluso per attirare questi nuovi mercati. La prima auto europea creata fu la Citroën DS19 (210) nel dicembre 1957.

I modelli venivano messi in vendita su base mensile e la gamma crebbe velocemente fino ad includere veicoli di tutti i tipi. Gradualmente i modelli divennero più sofisticati con l’aggiunta di caratteristiche, come le sospensioni “Glideamatic” e un interno dettagliato sulla Renault Floride (222) nell’ottobre 1959, e il primo sistema di illuminazione in fibra ottica 'Trans-o-Lite' sulla Superior Ambulance sulla carrozzeria Cadillac (437) nell’ottobre 1962.

Modellino Corgi Renault Floride

Il primo tipo di interno era formato da una sottile lastra di acetato sopra uno stampo, per mezzo di un vuoto e durava tre anni prima di essere sostituito da un tipo ad iniezione più dettagliato, apparso la prima volta nel caravan di Thames 'Airborne' (420) nel febbraio 1962. La squadra di progettazione di Corgi emerse con il primo modello con una caratteristica di apertura nel febbraio 1960, l’Aston Martin DB4 (218), con un cofano apribile. Ruote anteriori sterzabili, fanali con rubini, luci posteriori e un bagagliaio apribile, insieme alla ruota di ricambio, furono aggiunti al Bentley Continental Sports Saloon (224) nell’aprile 1961, e nell’ottobre 1963, con il lancio di Ghia L6.4 (241), vennero raggiunti nuovi livelli di autenticità.

Questo modello non solo aveva un bagagliaio apribile, ma anche porte apribili e un interno dettagliato con specchietto retrovisore, sedili anteriori pieghevoli e un modello di cane Corgi sul retro della macchina. La Ghia veniva venduta per 8 scellini e 6 pence, e perfino con tale prezzo relativamente alto vennero venduti 1.700.000 esemplari, prima di essere ritirata nel 1969. Ironicamente, solo sei esempi di auto reali sono stati completati.

I modelli vintage

La società si diversificò nel mercato dei collezionisti adulti nel 1964 e mise in vendita una gamma di modelli di auto vintage molto dettagliati chiamati “Corgi Classics”. Sebbene superiori ai modelli di Yesteryear di Matchbox, essi erano piuttosto costosi e incontrarono un successo mediocre. I primi ad essere messi in vendita furono una Bentley del 1927 (9001), una T Ford aperta del 1915 (9011) e una versione con cofano alzato (9013), un Daimler 38 del 1938 (9021) e una Renault 12/16 del 1911 (9031).

Ecco il famoso modellino Corgi  della Aston Martin di James Bond

Due anni più tardi una Rolls Royce Silver Ghost del 1912 (9041) venne aggiunta alla gamma. Un furgoncino Ford Modello T in Lyons Tea (9014) apparve nel catalogo di Corgi del 1967, ma non fu messo mai in vendita. Corgi Classics cadde nel 1969, ma il suo nome fu rivalutato nei tardi anni Ottanta.

Il declino

Ci furono molte ragioni per il declino di Corgi Toys e di conseguenza dell’intera industria delle auto giocattolo. Non solo i cambiamenti dei gusti dei giovani, il costo a spirale per lo sviluppo di nuove caratteristiche che catturavano l’immaginazione e l’emergenza delle console dei giochi per computer. L’aumento dei costi e la diminuzione dei guadagni dalle vendita significava che non c’erano fondi disponibili per creare gli ingegnosi modellini del passato e per i modelli venduti ora a migliaia e non ai milioni raggiunti negli anni d’oro della gamma.

La fine arrivò nel 1983, quando Corgi Toys fu obbligato a chiamare gli amministratori giudiziari, dopo anni di fame, ironicamente solo dopo 3 anni dopo la dimessa del più grande rivale Dinky Toys. Un’era era passata nella storia.